Il perCorso di agricoltura ecologica sul Carso è partito col soffio d’entusiasmo di 50 persone partecipanti che tra sabato 26 marzo e sabato 2 aprile hanno animato l’iniziativa a Pliskovica. Anche qualche contadino del paese ha dato una mano nonchè il suo sostegno all’iniziativa.
Il perCorso è un’iniziativa di formazione pratica e incontro comunitario che ha il marchio di Čibo.Sì: Bora.La ne ha parlato diverse volte, mentre per altre informazioni potete andare sul sito ufficiale. Il perCorso durerà fino a fine ottobre per un ciclo totale di 11 lezioni di cui 10 lezioni sul campo ed è portata avanti da chi scrive questo articolo, vede come insegnante il contadino e naturalista Marco Valečič e, infine, va a ruota degliapprofondimenti su fattorie del territorio, coltivazioni e ricette pubblicati su Bora.La da Giacomo Cecotti.
Sabato 26 marzo, nella sala dell’unico e stupendo Ostello del Carso con sede a Pliskovica, l’insegnante del corso ha fornito indicazioni teoriche sul senso e la conoscenza che servono a coltivare la terra del Carso. La lezione teorica è stata seguita sabato 2 aprile dalla prima delle dieci lezioni pratiche, su uno dei campi prossimi al paese di fronte alla sagoma e ai boschi del Volnik – Lanaro. Come la prima lezione, anche questa ha visto la partecipazione di circa 50 triestini.
Nella lezione di sabato 2 aprile, gli undici gruppi partecipanti si sono cimentati per la prima volta con l’appezzamento di 150 metri quadri di terra che gestiranno come ‘training’ fino a fine ottobre. Sulla base delle istruzioni di Valečič hanno seminato e piantato piselli nani, cipolle e patate. Nei prossimi mesi sarà la volta di fagioli, zucche e grano saraceno.
Nei commenti sentiti dai partecipanti al perCorso, mi pare che tra le motivazioni a esserci ci sia, prima di tutto, la voglia di imparare a coltivare la terra. Poi, sparse e ricorrenti, ci sono la voglia di conoscere il Carso, di stare all’aria aperta in un luogo sano e, inoltre, l’idea che unire la città con la campagna sia qualcosa da realizzare anche in pratica con iniziative come questa.
«Fino alla seconda guerra mondiale, l’economia di Pliskovica e la vita dei suoi abitanti è sempre stata legata a Trieste», ha spiegato un anziano contadino del paese che non solo ha indugiato sui ricordi ma si è anche prodigato in un aiuto pratico e volontario per spiegare ai tanti triestini come si lavora la terra.
«Quand’ero bambino era normale portare cibo in città per scambiarlo con vestiti, o portare la legna del Volnik a Trieste per riceverne in cambio materiali da costruzione», ha continuato il signor Milan, suggerendo neanche troppo implicitamente che l’iniziativa sui campi di Pliskovica può fornire effetti benefici sia per la città che per la campagna del Litorale.
Come per gli studenti del perCorso, così per il signor Milan, non manca la convinzione che il cibo coltivato con metodi naturali abbia impatti importanti sia per la socialità che per la natura, che per la salute delle persone: «Tre patate coltivate da te sono meglio di sei patate coltivate dall’industria e che compri in supermarket», ha detto Milan. «Tako ti veš kaj ti ješ»: così sai cosa mangi.
«Quand’ero bambino era normale portare cibo in città per scambiarlo con vestiti, o portare la legna del Volnik a Trieste per riceverne in cambio materiali da costruzione», ha continuato il signor Milan, suggerendo neanche troppo implicitamente che l’iniziativa sui campi di Pliskovica può fornire effetti benefici sia per la città che per la campagna del Litorale.
Come per gli studenti del perCorso, così per il signor Milan, non manca la convinzione che il cibo coltivato con metodi naturali abbia impatti importanti sia per la socialità che per la natura, che per la salute delle persone: «Tre patate coltivate da te sono meglio di sei patate coltivate dall’industria e che compri in supermarket», ha detto Milan. «Tako ti veš kaj ti ješ»: così sai cosa mangi.
L’iniziativa di agricoltura comunitaria di Čibo.Sì è nella scia di Londra, Parigi, New York e di tanti altri luoghi che tentano di superare alcuni difetti del sistema economico occidentale: quello dell’interesse dei cittadini per il territorio attorno a loro nonché per il cibo locale è una tendenza globale.
(Hvala za pomoč/ Grazie per l’aiuto: Matej Petelin, Paolo Ferluga, Giorgio Jannis, Laura Flores, Annarita Aiuto, Ettorina Rubino, Alice Pesiri, Poljanka Dolhar, Cristina Polselli, Nebojša Lončar, Enrico Marchetto come sempre e santo subito, Martino Stenta, Marco Pilia, Tom Ločniškar, Michele Rumiz e ovviamente Maruška Svašek)
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